Al Salone del Libro di Torino, ‘Diario di melassa’ narrato con i segni
Trovare mezzi di comunicazione oltre la scrittura: per chi scrive per passione, istinto e professione sembra assurdo, eppure è la sfida, il progetto al momento più importante per me.
I racconti di vita, i resoconti di una o più giornate sono noiosi e difficili, diventano cronaca (e c’è chi scrive eccellente cronaca, a me accade di rado di cimentarmi): mettiamola sulla condivisione, la mia voglia di condividere con i lettori di questo sito internet l’emozione enorme vissuta oggi al Salone del Libro di Torino.
Interno giorno, spazio Autori B. La presentazione di “Diario di melassa” è un appuntamento piacevole, interessante e mai uguale: grazie alla sensibile lettura di Lorenza Caravelli e alla sua capacità di tirare fuori dal libro e da me punti di vista inattesi, il discorso prende strade ignote e scatena riflessioni che riescono a sfociare nell’ironia, nella profondità, nella tristezza, nella critica sociale. Eppure credo di parlare anche a nome di Lorenza dicendo che l’interpretazione dell’incontro con i lettori e dei brani di “Diario di melassa” in LIS è stata un’esperienza di tale impatto da suscitare una commozione difficile da esprimere. L’occasione di Torino è stata la prima prova di uno scambio importante: da qualche tempo lavoro a un progetto di video romanzo interamente tradotto in LIS per sordi, e ho pensato di chiedere l’aiuto di Alessandra Battagin per vivere in prima persona e fare vivere ai lettori l’interpretazione in LIS di un romanzo.
L’idea iniziale per il video romanzo è nata dalla passione che non sospettavo di nutrire per alcuni audiolibri. Inizialmente scettica, ho scoperto che esistono audiolibri capaci di trasmettere intrigo, dolore, coinvolgimento, amore, felicità con un’immediatezza straordinaria. E non sono stati solo gli audiolibri: da accanita lettrice seguo le presentazioni e le performance di molti scrittori, e mi è capitato di perdermi completamente, sciolta nell’emozione delle interpretazioni di Tiziano Scarpa, per esempio. Ho riascoltato brani di Tiziano colti su YouTube a occhi chiusi, ho acquistato l’audiolibro (rieccoci all’audiolibro) e intuito che il lettore può andare oltre, riesce a godere dell’opera letteraria anche con una diversa forma di comunicazione. E, come conseguenza, ho visto che ci sono persone che, per l’assenza parziale o totale dell’udito, non possono né potranno mai conoscere la bellezza di questa “diversa comunicazione”. Che miei simili, uomini e donne a me uguali nell’essenza, abbiano una percezione del mondo in qualche modo differente mi ha spinta a pensare a come trasmettere i libri in altro modo anche a loro. Blocco subito l’obiezione che a qualcuno può arrivare spontanea (sottolineo con onestà che durante la presentazione di Torino l’ho definita un’obiezione idiota, perché così la considero): i sordi possono in ogni caso leggere. Certo che possono leggere, ma deve esistere il modo di offrire anche a loro un carico diverso e particolare di emozione che arricchisca l’incontro con i libri! Da questo è nato il pensiero del video libro interpretato in LIS per sordi. E il conseguente esperimento di oggi.
A Torino, nel cuore del Salone, con Lorenza Caravelli e con me c’era Alessandra Battagin: ha interpretato in LIS le domande di Lorenza e le mie risposte, e incantato il pubblico con l’interpretazione dei brani del libro letti da Lorenza. Ho visto occhi brillanti di commozione, passi di viandanti letterari rallentati al di fuori della sala per guardare e ascoltare, ho assistito con curiosità e meraviglia e ciò che un libro può diventare.
Il progetto di video romanzo interpretato in LIS ha molti aspetti complicati: il linguaggio dei segni deve incontrarsi con la scrittura narrativa e trovare una via per riuscire a trasmettere contenuti ed emozioni. La grande libertà dello scrittore constata il proprio limite e deve accettarlo in nome del diritto del lettore privo di udito di ricevere una storia davvero densa di significato. Eppure, poche sfide mi sono apparse così belle e stimolanti. Osservavo Alessandra diventare “Diario di melassa” con il corpo, con la mimica, con gesti che in fondo non comprendevo e mi sono illusa di capire, per un istante, cosa sia per un sordo ricevere l’interpretazione di un libro.
Ho sempre detto che il Salone di Torino ogni anno ha dato qualcosa in più alla mia vita. Questa notte non posso che confermare che vale anche per il 2010: una presentazione in LIS, e un libro in LIS, un dono di emozione diverso da ogni altro.
-
[…] Leggi tutto>> Comments [0]Digg it!Facebook […]
Leave a Comment
ciao Maria Giovanna, avevo visto nel programma del Salone che c’eri, ma poi io sono venuta solo il sabato, anche se ero a Torino da giovedì, che peccato! Però che bella occasione!
Salve ragazzi, complimenti per il sito xkè è davvero una bomba… lo visiterò spesso… ciauuuu