Roma erotica in silenzio
Il balcone buio e la strada, pochi metri sotto. Gente che cammina, lingue mescolate a tirare fuori niente. Fuma e osserva la luce gialla che sfiora appena la ringhiera, seduta su un divano sfondato rosso e china su un libro appoggiato al tavolo rotondo con cianfrusaglie sparse che fanno casa. Le succede così: arriva e butta qua e là, si libera di cose che intasano la borsa e le vuole vedere sui mobili, intorno al televisore spento. I telefoni muti e con poco segnale urtano il libro, i bracciali fanno rumore ogni volta che si muove. Le fa male la schiena, ma non cambia posizione. Potrebbe alzarsi e leggere sul letto, quello che ha di fronte il muro e poco spazio per camminare.
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