dormivi, parole che assomigliano al ritmo del tuo respiro
Dormivi. La mia mano sul tuo corpo disteso, soffocato e protetto dal piumone troppo caldo e morbido, il respiro che ti sfiorava insieme al pensiero soffuso di un dopo estatico.
Dopo l’amore. Dormivi. Ho sentito, nel calore del palmo appoggiato sul tuo fianco, la fragilità che amo. “Mi sembra di essere leggero e senza peso”, hai detto. E ho annuito in silenzio, perché il sonno fosse calmo e ti regalasse il sollievo.
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