la LIS ai festival di letteratura e agli incontri letterari
Il diritto alla cultura esiste. Così come esiste il diritto al piacere della letteratura. Ma cultura e letteratura devono essere accessibili a tanti, a un numero grande, sempre più grande di persone.
Da tempo vivo nel mondo letterario e della divulgazione della cultura, ho visto forme di condivisione e comunicazione sempre nuove nascere e integrarsi e diventare fondamentali. Manca qualcosa, però: manca nei festival e alle presentazioni, ai reading, alle iniziative di lettura pubblica dei testi. Manca l’attenzione a chi è sordo. Interpretazione e narrazione nella LIS (Lingua Italiana dei Segni) non sono previste nella grande maggioranza degli eventi letterari e culturali. Di fatto, così si limita troppo la possibilità di accesso alla cultura e alla letteratura (al suo piacere, alla crescita interiore che essa favorisce) a chi non può sentire.
Chiedo quindi il vostro aiuto. Sensibilizziamo insieme chi conosciamo, portiamo l’attenzione sugli eventi letterari e culturali in genere e chiediamo che vi sia più attenzione, che insieme alle voci ci siano anche le mani. E la LIS, perché anche sordi e sordastri possano partecipare e godere in pieno, come noi, della bellezza della creatività.
Proviamo a chiedere insieme che i festival di letteratura e i maggiori eventi culturali abbiano anche la LIS; chiediamo agli Editori di essere attenti alla disabilità di chi non può sentire.
appggio pienamente la tua idea. come sempre il tuo essere innovativa ed attenta al sociale mi rende ancora piu’ vicina al tuo essere e alla tua scrittura
Per il momento scrivo solo che aderisco all’iniziativa, poi con calma cerco qualche cosa.
Lucia
ho letto il libro e visto il video. appoggio pienamente la tua iniziativa, sei una voce forte per i sordi. grazie
Desidero manifestare la mia più convinta solidarietà nei confronti delle riflessioni formulate da MariaGiovanna Luini. E mi dichiaro fin d’ora disponibile a condividere progetti e a formulare comuni progetti rivolti a sensibilizzare editori, organizzatori di eventi e operatori culturali in ordine alla necessità di adottare la LIS. Da sempre considero la letteratura uno strumento fondamentale di arricchimento e di crescita civile da cui non possono più essere esclusi cittadini svantaggiati come i non udenti. Sollecito tutte le persone legate al mondo della cultura a rivolgere attenzione al problema e di adottare soluzioni utili nell’ambito delle specifiche competenze.
Gian Paolo Grattarola
C’è sempre stato il dilemma fra il senso della parola ascoltare e quella del termine sentire. Non so se sia solo una trovata da cioccolatino o sia vero il detto che dice “ascoltare è diverso dal sentire”. Quello che so con certezza è che ognuno può fare l’una e l’altra cosa a suo modo. Trovo che questa iniziativa sia il primo passo verso la sensibilizzazione di chi, ancora, non ha capito che non serve gridare per farsi sentire da tutti, è sufficiente conoscere il giusto linguaggio. La voce delle mani per diffondere cultura e letteratura metterà il pubblico dei sordi nelle stesse condizioni di un qualsiasi altro pubblico, che, superficialmente, si cimenta ancora nel trovare le “sette” differenze enigmistiche fra ascoltare e sentire.
Disponibile a qualsiasi iniziativa in tal senso.Posso portare miei libri con presentazioni o piccoli seminari.contattatemi pure ,credo che i miei editori siano altrettanto disponibili
Grazie, Susanna. L’appello riguarda la presenza di interpreti e narratori LIS agli eventi. Alle mie presentazioni ho sempre anche la LIS ma finora e’ stata iniziativa mia sostenuta anche economicamente (volentieri) da me, mi piacerebbe che diventasse una consuetudine. Libri e presentazioni ci sono, LIS molto molto meno
http://www.vlog-sordi.com/2009/10/che-cose-vlog.html
Si potrebbe chiedere a questo “vlog” di parlarne
Grazie, Lucia. Il blog che tu indichi si è occupato anche di “Cosa fanno le tue mani” e il video in LIS tempo fa. Ho mandato segnalazione agli amministratori, spero la raccolgano. Più siamo meglio è.
tutto deve essere accessibile a tutti…ad ognuno, con i propri strumenti, deve essere dato il diritto di cogliere ciò che appartiene all’uomo…
D’ACCORDISSIMA E SE CREDI DISPONI.
Mirka