abbaglio e finzione nell’hotel di Venezia: un uomo con il panama in testa
E’ nato nel 1913. Leggo due, tre volte. La data di morte manca. Quindi niente è facile come credevo.
Perché quando mi sono accomodata sul treno, carrozza uno posto trentasei, il pensiero girava e rimbalzava tra i neuroni come una biglia, si divertiva a stuzzicarmi senza prendere forma. Ero sicura che fosse morto. Lui, che avevo incontrato poco prima. Invece no. Internet butta in aria le idee e muove qualcosa in fondo al mio stomaco, la data di morte non si trova. Lui è ancora vivo.
Ordine, ci vuole ordine. Soprattutto con lui. Racconto da capo.
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Comments
Ciao MariaGiovanna che leggo sempre con piacere da quando scriveva le favole del faro.Si,Per gli scrittori tutto è finzione e finzione la realtà anche se la REALTA’ difficilmente la si può inventare.
Un immenso abbraccio,Mirka (Bianca 2007)