la lirica di una nebbia
Succede che mi alzi presto ed esca dal letto con la voglia di guardare fuori. Le case con le finestre chiuse, cieche, sono senza vita; appena recupero la posizione verticale annaspo verso i vetri e apro, faccio entrare il giardino e controllo se piova o ci sia il sole. Mi vengono in mente le persone meteropatiche, coloro che popolano la mia esistenza e variano insieme al meteo: se noto la pioggia mi preparo ai loro silenzi, altrimenti prefiguro messaggi lieti e splendide carezze.
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