tre o quattro righe, intermezzo
Non ho idea di cosa scriverò. Il romanzo che nasce è impegnativo, richiede concentrazione e ore e mani sulla carta con la BIC, e computer pronto a trascrivere. Ma questo non riguarda chi legge. Ciò che vi riguarda di più è il blog, questo spazio intimo e pubblico che non è mai stato diario, è una piazza ove si lascino pensieri, pezzi di riflessione, racconti e fiabe. Poesia, se proprio la luna è piazzata giusta. Il blog è stata la mia prima manifestazione ai lettori, mai avrei creduto che si arrivasse qui. E sono felice e grata, il sudore a gocce grosse che non mi ha regalato niente che non fosse fatica e gratificazione per il lavoro fatto è parte delle righe che leggete. Come il rossetto di un colore improbabile che indosso se mi gira, da sola nel rifugio di scrittura, con la tuta nera addosso. A tarda sera apro la porta, immemore, e il volto stupito di chi entra me lo ricorda, questo rossetto: il volto non truccato, bianco di scrittura forsennata, ha una macchia numero 113 YSL sulle labbra.
E Camillo mi fa compagnia. Lo vedete in una delle tante foto che gli scatto quando tiro su la testa dal foglio.
Insomma, questo blog. Capita che apra uno spazio bianco per scrivere e lo richiuda senza salvare. Capita che infili fotografie e paragrafi e, incerta, mi affidi alla benevolenza e al giudizio altrui. Capita, come oggi, che lasci scivolare le dita sulla tastiera certa che si debba scrivere. Scrivere ogni giorno un po’. Anche se si ha la febbre, anche se l’influenza colpisce, anche se l’alternativa del letto caldo, i libro sparsi sopra, è irresistibile. Non mangio ma scrivo. Accumulo emozione e ritardi, ma scrivo. Come si può domandare a uno scrittore quale sia il segreto, se non scrivere?
Perdiamo tempo con le parole vuote, impastiamo invece energia e amore nella scrittura. E andrà meglio.
Questo blog vive e si addormenta. e il romanzo attuale non aiuta. E’ un fiume complicato, drammatico, intriso di vita e morte e speranza, e tira via altre ispirazioni. Ecco perché qui mi leggete a singhiozzo. Non si tratta di diasffezione, ma di amore. Amore per la qualità che i lettori meritano, amore per l’intimità che riverso nella storia che sto scrivendo.
Saluto baciandovi, con due link. Due interviste che mi hanno riempita di gioia e gratitudine per chi le ha proposte e realizzate.
Su LIBROGUERRIERO, grazie a Marilù Oliva. Click QUI.
Su ALFEMMINILE, grazie a Vito De Biasi. Click QUI.
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