impudico nudo essere
Creare è essere liberi. Essere liberi è sbarazzarsi dell’etica ritrosa di un silenzio utile. Utile a evitare contestazioni, problemi, utile a piacere a tutti. Dove “tutti” è solo una parola. Tutti non esiste.
Siedo nel rosso di un divano, il computer sulle ginocchia. Le impronte di mesi, pulite via male dai passaggi ripetuti dello straccio di lana profumato, assomigliano agli aloni che la mie mani sempre calde, sempre impastate di morbidezza di carne, lasciano sui tavoli di cristallo, sui cellulari, sull’iPad che mi accompagna ovunque. I gatti dormono su un tavolo, un mazzo di rose gialle afferrato alla Coop (rose equo-solidali, chissà cosa significa) e amato con una sessione di Reiki verdeggia e gialleggia sul tavolo dove le mie caviglie poggiano a piedi aperti di lato. Farfalle danzano contro la parete bianca, un fischio lieve nelle orecchie dense di ricordi.
L’uomo distratto lavora. L’uomo lontano mangia a tavoli diversi e farà l’amore, ma non con me. L’uomo dei messaggi rari tace, remoto.
Ho ogni donna e nessuna, ora.
Creare è sentire forte e diventare. Essere liberi.
Creare è smettere di nascondersi in un silenzio.
-
[…] Leggi tutto >> […]
Leave a Comment
Ultimamente sei un pò criptica eh,MariaGiovanna! Criptica come un lavorare in laparoscopia. E allora un bacio anche se non commento.Mirka
ciao, Bianca! Forse metto qui anche i pezzi di pensiero, le impressioni più veloci e apparentemente meno strutturate. Abbraccio!