“il male dentro” e oggi
Qualche volta resto in silenzio. Con la scrittura, intendo. Poi so che arriva il bisogno, una furia quieta e inarrestabile che spinge verso le parole. Le parole scritte. Dovrei ascoltarla sempre, o almeno più spesso, quella furia. E’ la salvezza nel caos magmatico dei rumori che sempre più minacciano il nucleo.
Insomma, il romanzo è uscito. Il 28 marzo avrei voluto fare un salto in libreria per sbirciare, per assaggiare con le mani e gli occhi il mio ultimo nato sugli scaffali. Però non sono riuscita a trovare il tempo, e oggi nemmeno. Non ha importanza, sarebbe stato un atto di amore nascisistico e ci saranno altri giorni, altre settimane.
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