il pensiero del secolo
Detto, fatto. “Il pensiero del secolo”, ho messo il titolo e la mano dal mouse si è spostata a destra. Ho rovesciato la bottiglia della Coca Zero sulla scrivania, addosso a gatto Camillo. Questo pensiero del secolo inizia in modo inquietante. Poi mi sono alzata, ho urtato con il mignolo del piede sinistro un angolo improbabile del mobile più insospettabile nel corridoio, imprecato con la voglia di tirare un pugno al muro e camminato oltre provando a dimenticare gli istinti. Mi sono concentrata sull’idea di essere spettinata: funziona sempre, vagheggio di appuntamenti con il parrucchiere, inorridisco all’ipotesi e faccio altro. Poi una visione mi distrae: un dettaglio concreto, un minuscolo elemento che potrei spostare o su cui dovrei influire per rendere più armonico l’insieme.