(non) parliamo di amore, please

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Tenetevi forte, si parla di amore. L’argomento non è nuovo e non suscita moti di curiosità, a meno che si pensi che il post contenga pettegolezzi succosi o dichiarazioni pubbliche bizzarre e imprevedibili. L’amore, così come è, assomiglia a un vecchio e caro amico che credi di conoscere poi a un tratto scompare, oppure ti sorprende comportandosi nel modo più inatteso.

Questa mattina avrei scritto altro. Medicina o ricerca, oppure il primo capitolo di uno dei saggi che ho accettato di creare. Ma la vita corre sempre avanti ai propositi e alla fantasia, e per fortuna sa vedere là dove il corpo è cieco: risparmio i dettagli che interessano a nessuno ma mi sono trovata a riflettere sui guai che possono nascere se la parola amore è fraintesa. La parola, non l’amore in sé perché non riesco proprio ad accettare che l’Amore (la maiuscola non è casuale) possa essere creduto brutto, sbagliato, malefico.

Un piccolo incidente può scatenare una rivoluzione, me lo ripeto da un paio di ore e so – perché lo so – che la rivoluzione è sempre un salto avanti. Si tratta di avere la pazienza di accorgersi che il salto avanti è stato buono, perfino se ha avuto dentro tanto dolore. La rivoluzione spacca le credenze e i legami, irrompe quando non l’hai chiamata e fa pulizia: magari credevi di non averne bisogno, ma se è arrivata un motivo esiste. E il motivo più banale, più vero di tutti è che il cammino dell’esistenza è un continuo mutamento.

Alle persone come me, poi, l’interruzione brutale di uno stato di apparente equilibrio crea scompensi esagerati, ma dona – tempo dopo – un respiro così limpido, così spontaneo e puro da stupirsi di non averlo cercato prima.

Ritorniamo all’Amore. Concentriamoci sulla parola. Esistono persone, e rientro tra quelle, che nel tempo hanno imparato ad amare con il cuore aperto e l’anima pronta ad accettare. Non c’è numero in questa propensione, non si tratta di amare persone una per volta ma di comprendere che senza questa apertura, senza il cuore spalancato manca un pezzo importante della salute mentale e fisica. Amare in pieno e in grande, senza contare quanti ne hai nel cuore e senza porti troppi problemi nel manifestarlo. La conseguenza è che diventa facile chiamare chi hai intorno “amore”: si fa senza malizia, senza caricare ogni lettera con un desiderio erotico, senza immaginare che la voce vada a colpire ferite o suscettibilità che, se si è pronti ad amare, non si possiedono. Succede per caso, per tenerezza, per ironia, perfino per scherzo! Succede.

Non sono aliena all’erotismo e neanche al desiderio del corpo. Con l’amore hanno un fortissimo legame che però non è la base necessaria e nemmeno la conseguenza inevitabile. Il punto critico sta lì: la connessione impropria (secondo me) tra l’uso della parola amore nel rivolgersi, magari raramente, a un amico o amica o conoscente e l’immediata nascita dei sospetti che esista una relazione anche erotica, sessuale, appassionata. Con dolore per qualcuno, inevitabile. E’ triste, molto.

L’Amore è così grande e assoluto da sfuggire alle categorie. Sfugge alle imposizioni, ai dogmi. L’Amore è libertà. E la libertà può essere una lunga fedeltà fisica a qualcuno, senza che esista un diktat e senza che la fedeltà sembri un obbligo sancito dalla legge. Si possono amare tante persone essendo molto fedeli a una sola, perché è spontaneo che accada.

Amare è bisogno innato dell’anima, ma anche scelta. Usare la parola amore può significare tutto e niente. Fraintendere la parola amore può essere un profondo dolore.

La mia mente questa mattina rimugina su questo, e il volto ridente di Jodorowsky riappare ogni istante. Come se il mio tormento fosse solo un gioco.

Allora giochiamo.

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Showing 3 comments
  • Bianca2007

    Jodorowsky ridendo saprbbe darti l’unica possibile risposta. L’Amore per la sua natura esente da ogni forma di egoismo gioisce e cresce della felicità di chi lo ispira,senza altro pretendere che questo. E poco importa se non c’è materialità o se la fisicità sparisce,tutto quello che vive o ha dato Vita è energia trasformabile in infiniti microcosmi pulsanti. Oltre la vita. Fuori da ogni cnosciuta dimensione che abbia il pensiero più che la preziosità esplosiva di quel Sentimento da cui nasce la vita e si moltiplica anche senza il concorso dell’atto volitivo cosciente. Mirka

  • Bianca 2007

    Per me Amare è semplicemente passione (trattenuta e sublimata per non togliere nessuna sacralità di un sentimento purissimo) e trasformata in BENE, al di là d’ogni egoismo,possesso,fisicità. Amore che Ispira anche quando se ne conosce il “viale del tramonto”, certi che,quello che si è DATO si moltiplicherà da se.fosse pure a Conforto per inverni dove il freddo supererà il “caldo” di tutte le caldaie artificiali. E’ raro ma Esiste.

    Mirka

  • MariaGiovanna Luini

    già

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