non si dovrebbe pensare in agosto

 In I racconti del taccuino, Il Male Dentro, la posta del cuore (?)

Invece divago, la mente non resta ferma a sonnecchiare come vorrebbe l’agosto. Mi sveglio presto, apro gli occhi su un mondo smarrito e controllo la posta. Chissà perché, uno dei primi gesti istintivi è riprendere i contatti o almeno sbirciare le lettere in arrivo. Un’occhiata rapida per escludere che ci siano novità dagli stalker (ne ho avuto uno che scriveva alle 22, il suo orario erano le 22 e questa ora così particolare a numero identico e doppio deve avere un significato) e il gesto veloce di raggruppare il marketing per sbriciolarlo nel cestino. La finestra subito aperta, l’immagine di una giornata possibile.

La libertà spaventa. Quando è reale. Dicono che nel mio tema natale i pianeti siano tutti un po’ qua e un po’ là, in un equilibrio che può essere lotta. I pianeti che mi vogliono indipendente sono più numerosi di quelli che mi appiccicano alle abitudini rassicuranti. Libera, quindi, anche se il cervello non può evitare le contorsioni dell’incertezza, della rabbia e della paura. Ma libera, ecco. Non che sia una sorpresa: ho sempre avuto difficoltà a rendermi uniforme al gruppo e tenere la bocca chiusa quando credevo che una voce diversa potesse aiutare. Avevo un concetto alto della gente: abituata a uomini e donne con una struttura mentale solida e curiosa, spalancata al dibattito, mi illudevo che quello fosse il mondo. Ho capito poi che non tutti hanno lo spessore culturale e il carattere per accettare persone libere intorno, c’è chi le invidia a priori anche se non hanno commesso granché di sbagliato. La libertà crea invidia. In chi non riesce a gestirla.

Mi sono resa conto che ciò che si dice degli scrittori è vero: in qualche modo anticipano il futuro, lo indovinano. Non si fa fatica a scoprire in sé un futuro più che probabile se ci si abbandona alla scrittura, se ci si arrende, se non si tenta di razionalizzare. La scrittura è veggente, la scrittura sa. “Il male dentro”, per esempio, non era che un’anticipazione. Così come altri libri che ho scritto, non tutti ancora editi.

Sapere come andranno le cose per te e per gli altri ogni tanto aiuta e ogni tanto rattrista perché devi lasciare passare il tempo, e quel tempo sembra veloce o lento in base allo stato del tuo cuore.

E non si dovrebbe pensare in agosto.

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