e uscimmo a riveder le stelle
L’uscita del nuovo libro, la scrittura del romanzo. Aggiornamento di eventi, anima e pensieri.
Le stelle questa sera non si vedono, ma sono dettagli. Non vorremo fermarci ai dettagli, noi che badiamo alla sostanza. Al senso, al significato, all’anima delle cose e delle persone.
Troppo tempo durò il silenzio. Mi scuso. Ero così ansiosa di vedere la fine del 2014 – anno di enorme fortuna professionale letteraria ma di altrettanto enorme dolore per la perdita di Mario e per alcune avventure sulle quali ormai non ci soffermeremo (almeno qui) – che le parole sono scivolate via e i giorni accumulati hanno creato uno spazio di involontario oblio. Al brindisi del 31 dicembre non ho avuto un microgrammo di rimpianto, lo sguardo avanti nella gioia di essere andata oltre: detto da una Pesci ascendente Pesci della prima decade che ha Saturno che le oscilla in quadratura dovrebbe dare l’idea di quanto volentieri il 2014 sia stato lasciato indietro. Tanto Mario viene con me, sono persone formalmente vive ma morte nella relazione con me a essere rimaste in un passato che si fa remoto.
Non so quanti di voi riusciranno a cogliere il senso di ciò che sto per dire, ma l’incidente di Mario e la sua morte sono stati così assoluti da rendere il mio sguardo quasi ironico nei confronti di altri problemi, altre difficoltà che in tempo e occasioni differenti avrebbero potuto deprimermi. E quel dolore è diventato la mia forza, insieme agli occhi di Mario e a tutto ciò che lui è. E’ anche parte della mia scrittura, ma questo credo sia già evidente e si vedrà ancora meglio nel futuro.
Sto scrivendo il romanzo nuovo e per me questa è una notizia densa di emozione. L’adrenalina della storia, delle parole che escono e tu le guardi e scopri tanto di te, di ciò che la creatività sa produrre, il solletico insistente dentro la testa e nei bulbi oculari, l’eccitazione costante e il continuo rimuginare: ecco cosa si prova, ecco come vivo il romanzo che nasce. E i personaggi: si svegliano e iniziano a parlare, respirare, camminare. Qualcuno salta dentro inatteso, si impone, altri iniziano in sordina e assumono consistenza pagina dopo pagina, altri ancora sembrano evanescenti ma restano indelebili nella memoria anche quando la scrittura si sospende per la notte. Vita e finzione, rielaborazione di occhi e mani ed esperienza e invenzione pura, tutto insieme. Il tempo ha un ritmo differente, non è più lo stesso tempo. Lo spazio muta contorni, anche la mia pelle ha colore e odore differenti.
Bella questa vita. Bella davvero. Con me a scrivere un po’ di coautori, ma non sono fisicamente visibili e non firmeranno il libro. Non sono visibili per tutti, direi: qualcuno ha come me la pazienza e la possibilità di scorgerli, di ascoltarne la voce, di cogliere i segni. Scrivono insieme a me e uno di loro è tanto gentile da incarnare (insomma, si fa per dire visto che è in una dimensione diversa dalla nostra) uno dei protagonisti. Ride, se lo aspettava e ripete volentieri le battute due, tre, dieci volte. Credo ritenga necessaria questa scrittura più di quanto io stessa sia in grado di comprendere.
Intanto è uscito un libro edito da Mondadori: si chiama “Il mio mondo è donna”, di Umberto Veronesi e mio. Inizia il giro di presentazioni, iniziano i viaggi e i dibattiti. Inizia una parte della scrittura che amo moltissimo: quella della gente. Vedere e incontrare, ascoltare, capire e scoprire. Stare in mezzo alle persone e parlare con loro. Un libro è anche questo, ed è meraviglioso.
Le mie notizie sono queste, e nella mia essenza di medico ho iniziato gli ambulatori in IEO – via San Luca 8 (lunedì e martedì) – e a Metis in via Plinio 1 a Milano per la Medicina Olistica. Le Energie, i trattamenti energetici e la senologia: integrazione pazzesca, emozionante, densa di significato. E di pace. Perché la guarigione riguarda sempre il corpo e l’anima, la mente e il cuore. Altrimenti non è.
Buon volo a tutti.
