In aereo, ancora. L’anello con la rosa.
Non che intenda scrivere memorie ogni volta che mi annoio in aereo, state tranquilli. Il fatto è che la luce e i pensieri scivolano e si arrotolano, scacciano memorie inutili e rendono affascinante inseguire le parole. Sono lenta e felice, oggi. L’anello con la rosa che ho adocchiato nello studio della donna che mi insegna Access Bar sembra sorridere: da mesi cercavo un anello così, la mia amica Lorenza aveva suggerito un paio di negozi adatti ma ero certa di non dovere spendere energia per muovermi e trovare. Avrei incontrato l’anello che sognavo e mi avrebbe indicato una via.
Così è stato: nei giorni del Natale mi sono imbattuta in un libro, poi in un altro, poi ho iniziato esercizi nuovi e sono approdata ad Access Bar (non fornisco spiegazioni, chi è curioso deve solo cercare in internet). Ho notato il volto di una donna in un sito, le ho mandato un messaggio e ho iniziato a ricevere trattamenti: sabato prossimo (28 gennaio) seguirò il corso a Milano per potere a mia volta aiutare gente che ne faccia richiesta. Insomma, la prima volta che sono entrata nello studio di questa donna l’anello con la rosa mi aspettava su un ripiano dove erano esposti gioielli creativi realizzati con materiali economici.
L’anello con la rosa mi ha indicato la vita, e lo ha fatto in un momento della vita di rivoluzione vera. Lo osservo sul dito, rispondo al suo sorriso.
Quando sono partita per Bucarest il gate accanto al mio imbarcava il volo 222 per Londra, oggi il gate accanto al mio imbarcava il volo 222 per Doha. Oggi è 22. E vi abbraccio.
Come può essere ancora meglio di così?