Arriva il Lucernario
Un libro è mille strade: te ne accorgi quando lo leggi, ma anche – tanto – quando il libro è tuo e inizia a vivere fuori da te. Lo sai dalle domande, dai commenti, dai silenzi, dagli applausi e dai rifiuti. Lo indovini dalla pressione preziosa o convulsa, apatica o casuale delle mani sulla copertina, lo scopri dai reconditi spazi bui dell’incertezza nei toni di chi ti sussurra che sarà un successo.
Mancano pochi giorni e “Il Grande Lucernario” avrà vita. Porto con me la copia staffetta e le presento la gente, i pazienti, gli amici, i passanti che neanche mi notano. Le mostro le case e le strade, i vuoti e i pieni, il mare e la neve. La fotografo e non resisto alla tentazione di piazzarla nel Web. Svelo alle pagine non più mie le zone segrete che non racconterò a nessuno, i momenti intimi di lacrime e risa e l’amore da tacere insieme a quello che si manifesta. E aspetto, seguendo docile le indicazioni di chi mi onora di attenzione e prepara interviste e lanci, presentazioni ed eventi.
Oggi vorrei ritornarci dentro e riscrivere tutto. Sembra impossibile che davvero queste parole uscite da me siano destinate a raggiungervi. E’ tutto un: “E se avessi…”. Devo fermarmi: tutto è al proprio posto sempre, ogni istante. Va bene così.
“Il Grande Lucernario” sta arrivando: che vi piaccia o meno, fatelo sentire vivo.